Psicodiagnostica
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In cosa consiste l'esame psicodiagnostico
Nella mia pratica clinica ricorro all’utilizzo dell’esame psicodiagnostico, ovvero quel processo che mira alla raccolta e alla analisi delle informazioni al fine di valutare in termini psicologici e psicopatologici il paziente. Il processo psicodiagnostico è uno step fondamentale per prendere decisioni strategiche rispetto al percorso psicologico da condividere con il paziente. Gli strumenti che utilizzo all’interno di questo processo sono:
- Interviste strutturate
- Osservazioni
- Test Psicodiagnostici
Rispetto a quest’ultimo punto, mi avvalgo dell’utilizzo di due principali strumenti psicodiagnostici ritenuti tra i più importanti sia a livello nazionale che internazionale per quanto riguarda l’area psicodiagnostica:
L’MMPI-2 RF (Minnesota Multiphasic Personality Inventory 2- Restructured Form) è il test psicodiagnostico per eccellenza volto all’approfondimento sia delle caratteristiche strutturali di personalità che dei disordini di tipo emotivo del paziente attraverso un questionario di autovalutazione. Il test, attraverso le sue scale, permette di discriminare tra le differenti aree psicopatologiche (ansia, depressione, comportamenti antisociali..) permettendo di giungere ad una diagnosi differenziale coerentemente con le linee guida del DMS (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali).
L’MCMI-II (Millon Clinical Multiaxal Inventory) è un test psicodiagnostico volto all’approfondimento dei tratti personologici della persona che prende in considerazione due assi principali:
- Le fonti di rinforzo: valuta lo stile interpersonale dal quale le persone cercano rinforzo.
- Le modalità di adattamento: valuta se la persona predilige delle modalità di adattamento passive o attive.